Antarctic Lands ha dedicato 5 francobolli NFT alla fauna antartica in pericolo di estinzione.
Il continente ha più di 14 milioni di chilometri quadrati di superficie totalmente ghiacciata.
Il riscaldamento globale ha alterato l’ecosistema antartico. L’aumento della temperatura ha portato a una diminuzione della superficie ghiacciata, il che significa che anche l’habitat di diverse specie si è ridotto.
L’Antartide ha un’ampia lista di animali in pericolo di estinzione. Una delle specie che potrebbero scomparire in futuro è la balena franca australe. Misura 15 metri e pesa più di 47 tonnellate. Queste balene nuotano con la bocca aperta e i banchi di krill rimangono nei loro “fanoni”, che sono lame specializzate che filtrano l’acqua. Le balene nuotano lentamente e non superano i 5 km/h in media. Partoriscono solo ogni tre o quattro anni. Gli esperti stimano che le balene franche meridionali vivano circa 50 anni, ma attualmente sono rimaste solo 10.000 balene franche meridionali sul pianeta.
La balenottera azzurra è un’altra balena antartica in grave pericolo di estinzione. È considerata l’animale più grande del pianeta, con un peso di circa 180 tonnellate e una lunghezza di 29 metri. La balenottera azzurra consuma fino a 3600 chilogrammi di krill in un giorno. La sua popolazione si è drasticamente ridotta a causa della caccia alle balene. Gli specialisti stimano che il numero totale di balenottere azzurre non superi le 3.000 unità.
Il krill in pericolo di estinzione
Inoltre, il pinguino di Magellano è un’altra specie in pericolo di estinzione che ha visto diminuire la sua popolazione. Questo uccello marino pesa fino a sei chili e la sua altezza non supera i 50 centimetri. Le femmine depongono due uova all’anno. I cambiamenti climatici rappresentano una grave minaccia per la sopravvivenza di questa specie. Con l’aumento della temperatura superficiale del mare e la diminuzione della produttività marina, per il pinguino di Magellano è sempre più difficile trovare cibo.
Gli esperti hanno inserito anche l’albatro di Amsterdam tra le specie a rischio. Questo uccello vive per la maggior parte del tempo in mare e viene a terra solo per riprodursi e allevare i suoi piccoli. Sono rimasti solo 130 esemplari di questi uccelli0, che sono stati colpiti dai cambiamenti climatici e dalle malattie aviarie.
La fauna marina dell’Antartide non potrebbe sopravvivere senza i krill, minuscoli crostacei che misurano meno di un centimetro. Sono alla base della catena alimentare del mare, ma sono anche in pericolo. Il numero di krill antartici ha continuato a diminuire a causa dei cambiamenti climatici. L’aumento delle temperature comporta una riduzione dei ghiacci, con conseguente diminuzione delle fioriture algali e del cibo per i krill. A ciò si aggiunge la minaccia della pesca indiscriminata di questo crostaceo. I pescatori lo catturano e lo vendono per il consumo umano e per le proprietà benefiche dell’olio di krill.